La paura puoi tenertela o andare a vedere cosa vuole dirti
23.01.2021
La paura è qualcosa che si fa conoscere, non serve nessun apprendimento, un giorno soprattutto quando non la aspetti, bussa. Allora inizi ad avere il cuore che batte forte, i muscoli contratti, gli occhi sbarrati, lo stomaco che fa le capriole. Ci ritroviamo di fronte ad una minaccia e non sempre questa minaccia si tocca. Lo sappiamo bene in questo periodo di covid. Proprio come è avvenuto per la pandemia, in un primo momento non sapevamo cosa ci aspettasse e successivamente abbiamo imparato a conoscere il nostro nemico. Abbiamo imparato di cosa dover avere paura, ma la paura di per se la conoscevamo già. Credo che essere spaventati, quando non si può dare un nome alla paura, destabilizzi e a volte ci faccia sentire increduli, fragili. Questo avviene anche quando quel nome glielo iniziamo a dare, perché può sembrare che sia inferiore rispetto ad altre situazioni, perché non sia all'altezza di un confronto con quello che c'è fuori. "Mi chiedo ma come faccio ad aver paura di questa cosa quando ci sono persone che hanno vissuto ben altro". Penso che non conti troppo l'oggetto, o meglio che conti sempre diversamente per ognuno di noi, ma che piuttosto sia importante aver riconosciuto quell'emozione. È qui che possiamo decidere: la teniamo dentro, neghiamo che esista, la copriamo con qualcos'altro oppure la facciamo entrare e le diciamo che può accomodarsi e iniziare a scoprirla.
💡Voi come affrontate le vostre paure?