"Ma quando lo fai un figlio?"
"Ma quando lo fai un figlio?"
Domande che vengono rivolte a noi donne, in modo più frequente di quanto si pensi. Domande molto intime che vanno a toccare corde fragili e delicate.
Una donna non è solo "generatrice", una donna, perché tale, non necessariamente deve essere madre.
Quando si chiede a una coppia il motivo del perché ancora sono in due, pensiamoci molto bene. Non vale porre un quesito "tanto per conversare". È un tema intimo e non è possibile conoscere la storia di chi abbiamo di fronte. Non vale neppure se la nostra domanda è "in buona fede", non se ne discute la cattiveria, ma ovviamente l'intenzione è importante e in questo caso è legata al sapere, alla motivazione, che potrebbe aprire grandi ferite e creare difficoltà.
Molte madri che ho incontrato,ascoltato, hanno espresso con estrema sofferenza la pressione percepita dall'esterno che le ha influenzate nelle scelte e nel vissuto:
#volevano che non fossi più sola affettivamente"
"desideravano che lasciassi il segno del mio passaggio. Cosa avrei dato se non un figlio?"
"Quando mi dissero che non ero in grado di restare incinta pensai dentro di me: quest'uomo se ne andrà, non sono più buona a niente"
La nostra società (siamo nel 2021) è ancora legata in gran parte alla figura di Maria, che dona la vita, capace di creare con il solo segno del desidero. Maria che solo così assume un'identità. Ma, se non sono madre cosa sono? Chi sono?
Tutto questo a discapito di una realtà nella quale dovremo imprimerci a fuoco che: Una donna non è solo una madre e una madre non è tutta-madre.
Una donna può essere felice anche essendo sterile.
Per avere un figlio, non basta volerlo, ma soprattutto che si può essere mamme anche senza esserlo,sotto varie forme, con immenso amore.
@psicologa.saramarrucci