Perchè contattare uno psicologo? Riconoscere i propri limiti e lavorare per migliorarli: si chiama coraggio
"Dallo psicologo ci vanno i matti"
"Io non ho bisogno di nessuno, ce la faccio da solo"
"Non racconterei mai il mio privato a uno sconosciuto"
Lo avete pensato almeno una volta? quel che è sicuro è che lo avrete sentito dire.. durante il mio percorso di studi mi sono imbattuta moltissime volte in frasi di questo genere e inizialmente credevo che fosse doveroso far cambiare idea alla gente, controbattere rispetto a determinati stereotipi sulla figura dello psicologo. Con il tempo invece ho compreso che è fondamentale ascoltare. Non c'è da vincere una guerra contro coloro che intendono sminuire il nostro lavoro, è necessario comprendere che forse non sono ancora pronti ad intraprendere un percorso di crescita personale e che dietro/dentro a quelle frasi c'è qualcosa di comunque più profondo. Alcune volte radicato all'interno di una cultura non ancora emancipata, altre volte sostenuto da meccanismi di difesa che ci fanno credere di essere onnipotenti. Di fronte a determinati argomenti quel che è giusto fare è incontrarsi attraverso la parola. La parola è l'arma più potente che abbiamo. Dare significato alle parole, rendere unico un linguaggio (che poi è esattamente ciò che ci distingue come esseri umani). Rendere particolare la parola dell'altro, parola anche carica di contrarietà, negativismo, scetticismo, paura.. Le barriere e i no che ci imponiamo sono la maschera che ci accompagna, la quale alcune volte ci protegge mentre altre ci mette di fronte al pericolo più prossimo senza che ce ne rendiamo conto. E così viene automatico pensare che dallo psicologo ci vanno i pazzi, e tacere a noi stessi che non siamo ancora in grado di riconoscere che nessuno si salva da solo, oppure limitarsi alla definizione di sconosciuto: "lo psicologo è uno sconosciuto", ignorando che ci sono parti di noi che non siamo in grado di conoscere e che un professionista imparziale, oggettivo, potrebbe rivelare. Il nodo cruciale è che ogni cambiamento spaventa. Quello che non conosciamo, che non fa parte della nostra routine, che non rientra nella confort zone, potrebbe farci perdere il controllo e allora evitiamo, screditiamo, pensiamo che siano gli altri ad avere bisogno e mai noi. Mettersi in prima linea con se stessi è la sfida più grande che si possa accettare.
Una volta, durante la fine del mio percorso magistrale, mi imbattei in una conversazione nella quale le frasi con cui ho iniziato questo articolo erano protagoniste e al posto di provare a convincere l'altro del contrario di quel che stava dicendo, semplicemente risposi: "sai che anche lo psicologo va da uno psicologo?". La cosa poteva sembrare comica e inizialmente lasciò di stucco l'altra persona... nei suoi occhi leggevo stupore. In quell'occasione, approfondendo il dibattito, misi a nudo una verità che non era semplice da raccontarsi: se uno psicologo può permettersi di essere umano, fragile, allora forse posso farlo anche io. In quella persona qualcosa cambiò ed era quello l'importante. Le sue parole erano state ascoltate, non c'era stato uno scontro, ma un'incontro: "anche io sono come te". Fu così, un caso, il diverso aveva un nome, non era più astratto e aveva il volto di ognuno di noi, che nei momenti di difficoltà possiamo permetterci di cercare la mano dell'altro... e alle volte trovare la mano tesa di quello psicologo pronto a sostenerci.
Per chiedere aiuto non serve attendere che il problema che ci poniamo si radicalizzi, non serve sentirsi stremati o provare sentimenti di frustrazione. E' saggio non estendersi mai al limite delle proprie capacità, ma affidarsi all'altro (professionista) quando si percepisce che le nostre forze non sono necessarie e che intestardirsi per non cedere danneggerebbe solo noi stessi. Eistein diceva "non possiamo risolvere un problema con la stessa mente che lo ha generato" questo in parte potrebbe essere in parte vero ed in parte no:
- in alcuni casi le persone sviluppano capacità che permettono di uscire da una situazione difficile facendo leva sulle proprie risorse, che si rivelano efficaci e risolutive;
- in altri casi le proprie risorse non bastano, o comunque possono essere strutturate sulla base di determinate premesse che hanno creato quel dato problema. Rivolgersi a un professionista ci permette di ampliare il nostro bagaglio personale consentendoci di arricchire la nostra persona.